Festa di Santa Maria Stella Maris. Domenica 2 agosto si rinnova nella città del Temo la devozione alla Vergine del Mare.

Le origini del secolare appuntamento di fede raccontate da Gianni Fois. Il programma degli eventi religiosi e di intrattenimento nel 2015.

26 luglio 2015 | News
Bosa. Il due agosto 2015, prima domenica del mese, si celebra la festa in onore di Santa Maria Stella Maris. Un appuntamento di fede popolare fra i più attesi nella città del Temo. Organizzato dalla parrocchia oggi guidata da don Stefano Ruiu, dall'Associazione Santa Maria Stella Maris e dai Pescatori di Bosa con il patrocinio dell'amministrazione comunale. Sintesi di una storia che fonde la millenaria convivenza della città nel rapporto con la terra, il fiume, il mare. La festa, che trova origini alla fine del 1600 dopo il ritrovamento dell’effige della Madonna col Bambino sulla spiaggia vicino all'allora cappella dedicata a San Paolo Eremita, forse la polena di una nave approdata sul litorale dopo una tempesta, ha vissuto qualche rivisitazione nel corso dei secoli. Nel dopoguerra ad esempio, dopo qualche anno di stop dettato dalle vicende belliche, dai due appuntamenti di maggio (mese Mariano per eccellenza) e settembre (tradizionalmente chiusura dell’anno agrario) si passa ad un'unica data: quella della prima domenica di agosto. Mentre la borgata un tempo di Santa Maria diventa Bosa Marina, e si trasforma lentamente per aprirsi all’accoglienza dei sempre più numerosi visitatori e bagnanti. Con non poche soddisfazioni anche per il vicino centro urbano, dove da un’economia legata all’agricoltura, alla pesca, fino ai primi del ‘900 anche all’industria (con la concia delle pelli) e poi a fine secolo all’edilizia, si guarda sempre più ad un futuro - ancora non compiutamente raggiunto – strettamente connesso al turismo. La festa, tra alti e bassi in termini di partecipazione popolare e mole di pubblico e fedeli, rimane sempre un punto costante degli appuntamenti di fede a Bosa. Soprattutto grazie alla devozione dei pescatori e delle loro famiglie ed ai vari comitati che curano per decenni i momenti di festa e socializzazione. La “svolta” arriva negli anni novanta, quando un gruppo di fedeli con alla guida il parroco don Angelo Cocco medita sulle potenzialità di questo appuntamento, mobilitandosi con idee, lavoro e fatica per aggiungere al già ricco programma di eventi religiosi un degno contorno di festa. Che possa svolgere una funzione di aggregazione – non a caso il programma viene intitolato Fest’Insieme - e di accoglienza legata al tempo libero e alla socializzazione, uno degli obiettivi dettati anche dalla matrice turistica della frazione. Ma senza snaturare o piegare il fulcro di questo appuntamento, la sua radice essenziale e irrinunciabile di fede e devozione. Da qui la scelta ponderata, fortunatamente mai abbandonata, di dedicare l’intera domenica alla preghiera. Salvo per lo spettacolo di giochi pirotecnici che chiude in nottata, con i bagliori colorati dei fuochi artificiali che illuminano la torre e la baia dell’isola Rossa, l'intensa domenica. Una tradizione lanciata dai pescatori di Bosa quella dei fuochi, che si era persa nel tempo per ragioni economiche, e che è stata rivalutata sempre negli anni ‘90 dall’Associazione Santa Maria Stella Maris, San Paolo e San Silverio con il patrocinio del Comune di Bosa, diventando uno dei passaggi ormai irrinunciabili della seconda domenica di agosto a Bosa. Festa dei pescatori, festa dei naviganti di mare e (nelle alterne vicende umane e quotidiane) di terra. Che regala ogni anno, fedele alla sua lunga tradizione, intensi momenti in una intera giornata di preghiera e gioia da trascorrere insieme.
 
ALLA FESTA DELLA MADONNA DEL MARE A BOSA E BOSA MARINA IL QUINDICINALE DELLA DIOCESI DI ALGHERO-BOSA “DIALOGO” DEDICA QUEST’ANNO UN AMPIO SERVIZIO, NEL NUMERO USCITO QUALCHE GIORNO FA.  QUESTI ALCUNI PASSAGGI DELL’ARTICOLO CURATO DA GIANNI FOIS.
 
“La devozione dei bosani per la “Madonna del
Mare” ha origini molto antiche: un documento,
redatto in lingua castigliana, dell’archivio
del Capitolo della Cattedrale di Bosa,
datato tre settembre 1689 assicura che, durante
il servizio pastorale del vescovo Francisco Lopez
de Hurranca (1672-1677), ”acciondasse atopado
una imagen milagrosamente de la virgen de la Mar
en la mesma mar”: essendosi trovata miracolosamente
sul litorale del medesimo mare (di Bosa
Marina) una statua della Vergine del Mare nello
stesso mare.
Il documento citato ci ricorda l’arrivo miracoloso
sul litorale di Bosa Marina di una immagine
sacra. L’immagine, portata dal mare in tempesta
viene subito sistemata dal clero e dal popolo nella
chiesa di S. Paolo eremita, esistente allora in
uno scoglio di fronte alla foce del Temo. Lo stesso
vescovo riferisce anche detto documento: ”se
serviò decretar en que di cha Imagen quedasse a issa
Santa Igla”: emana cioè un decreto con il quale
aggrega al Capitolo della Cattedrale la chiesa di
San Paolo, dove è stata sistemata la statua trovata,
con l’incombenza di curare in detta chiesa la festa
annuale della ”Virgen de la Mar”. Due resti di
ganci, visibili ai lati delle spalle del simulacro e
la superficie piatta delle stesse, fanno pensare a
un probabile sistema di ancoraggio alla prua di
una nave della quale l’immagine, strappata dal
mare in tempesta ad una imbarcazione in difficoltà
al largo della nostra costa, sarebbe la polena.
Dopo pochi anni dal ritrovamento il vescovo Giorgio
Soggia Serra (1682-1701), ritenuta tale sistemazione
inadeguata rispetto alla devozione in
continuo aumento per la “Madonna del Mare,”
come da subito la venera la pietà popolare, demolisce
la piccola chiesa di san Paolo eremita e
costruisce quella più grande, oggi sede della parrocchia,
che nel 1686 dedica alla “Madonna del
Mare”. Successivamente il vescovo Eugenio Cano
(1871-1905), per riparare i danni riportati dalla
statua per i ripetuti colpi conseguenti alla spinta
delle onde sugli scogli e renderla più decorosa
per l’esposizione alla venerazione dei fedeli,
l’affida al maestro Emilio Scherer, decoratore della
Cattedrale, che la restituisce, nel 1888, così come
oggi la possiamo ammirare nella nicchia dell’altare
maggiore della chiesa di Bosa Marina, ricostruito
e abbellito, nel 1815, per accogliere la sacra immagine
“milagrosamente” trovata sul litorale e ormai
già tanto cara ai bosani.
Il documento prima ricordato impegna il canonico
protettore della chiesa di S. Paolo a rimborsare
al Capitolo della Cattedrale la somma
di 18 scudi dallo stesso anticipati per un primo
restauro della “Virgen de la Mar” subito dopo il
ritrovamento. Nel 1952 il vescovo Nicolò Frazioli
(1931-1956), in vista dell’espansione turistica sulle
nostre coste, istituisce nella chiesa della “Madonna
del Mare” la parrocchia di “S. Maria Stella
Maris”. Nel 1986, nella ricorrenza del III centenario
della dedicazione della chiesa alla “Madonna
del Mare”, il vescovo Giovanni Pes
(1979-1993), con diademi d’oro offerti dalla comunità
di Bosa e con il titolo di “S. Maria Stella
Maris”, incorona il simulacro portato dal mare
311 anni prima.
La grande devozione della comunità cittadina alla
“Madonna del Mare” è testimoniata dalle numerose
bosane alle quali è stato imposto, nel tempo,
il nome di Maria Stella o Stella; attualmente
dieci concittadine portano questo nome. In segno
di devozione alla loro patrona, prima di lasciare
il molo per andare a gettare le reti, l’equipaggio
di una barca, guardando verso la Cattedrale,
saluta la Madonna togliendosi il copricapo.
Saluto rinnovato passando davanti alla chiesa
di Bosa Marina e sulla via del ritorno a casa all’apparire
della stessa chiesa. Per la comune devozione
alla Madonna, nel 1950, i pescatori danno
il titolo di “S. Maria Stella Maris” alla nascente
cooperativa sociale che li riunisce.
Da sempre molte barche sono state iscritte nel Registro
delle Iscrizioni Navali col nome di “Stella
Maris”. Indice di devozione sono anche il gran
numero di gioielli fusi per la confezione dei diademi
e dello scettro d’oro usati per la solenne incoronazione
prima ricordata; anche i preziosi,
d’oro e corallo, risparmiati dalla fusione per l’antichità
e il valore artistico della fattura artigianale
sono indice di gratitudine alla Madonna. Di
devozione parlano anche gli ex voto offerti per
grazia ricevuta e conservati in chiesa; tra questi
segnalazione particolare merita la grande e pregevole
tela, considerata da alcuni esperti di ispirazione
raffaellesca, donata alla chiesa di Bosa
Marina da alcuni corallari napoletani in segno di
gratitudine alla Madonna per lo scampato pericolo
dopo un naufragio.
Anche la solenne processione di barche, con la
quale la marineria cittadina, ogni anno, porta la
Madonna in visita alla città alla quale si è manifestata
con il suo “miracoloso” arrivo, rivela
grande devozione. Il documento, custodito nell’archivio
del Capitolo della Cattedrale di Bosa,
prima ricordato, riferisce che già nel 1689 la processione
sul fiume per portare in città la “Madonna
del Mare” si svolgeva due volte all’anno:
la prima domenica di settembre e la seconda domenica
di maggio sempre con la partecipazione
del Capitolo della Cattedrale; è documentato
quindi che la sagra organizzata, ancora oggi dalla
marineria bosana, si ripete da 325 anni.”
 
IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI RELIGIOSE
 
Venerdì 24 luglio (A Bosa Marina)
19.40 S. Rosario, S. Messa, Novena nella chiesa di Santa Maria Stella Maris
 
Sabato 1 agosto (A Bosa Marina)
20.30: Vespri solenni, Fiaccolata, Conclusione Novena, S. Messa
 
Domenica 2 agosto
 
MATTINO
A Bosa Marina. 8.30: S. Messa
A Bosa. 9.15: Partenza delle barche dei pescatori dal Lungotemo per Bosa Marina;
A Bosa Marina. 10.00 S. Messa nella chiesa di Santa Maria Stella Maris
Al Termine: L’effige della Madonna col Bambino raggiunge il porto fluviale e viene collocata sulla prua della barca del Priore dei Pescatori. La processione fluviale solca il fiume Temo con numerose imbarcazioni che scortano Santa Maria Stella Maris e raggiungono l’approdo nelle vicinanze del ponte in trachite.
A Bosa. Dopo lo sbarco si svolge la processione nelle vie del centro storico, che raggiunge la Cattedrale dedicata a Maria Immacolata, dove viene celebrata la Santa Messa.
 
SERA
18.30. In Cattedrale: Canto dell’Ave Maris Stella
Al termine: la processione raggiunge il molo fluviale dove l’effige della Vergine viene collocata nella barca del Priore dei pescatori di Bosa. La processione fluviale raggiunge al tramonto Bosa Marina.
Se le condizioni del mare lo permettono la processione sosta nella rada all’imboccatura del fiume Temo, dove viene gettata una corona di fiori in ricordo delle vittime del mare.
19.30 (circa) All’arrivo sul molo del porto fluviale di Bosa Marina si svolge il suggestivo sbarco dell’effige di Santa Maria Stella Maris, alla presenza dei picchetti della Guardia Costiera e delle associazioni combattentistiche locali; accompagnato dalle salve dei fuochi artificiali e dal lungo applauso della folla presente.  
La processione procede quindi a terra (nel Viale Colombo, viale Mediterraneo e nel Viale Italia, per imboccare ancora viale Colombo) e raggiunge il santuario di Santa Maria Stella Maris. Nel sagrato della chiesa di Santa Maria Stella Maris si celebra la S. Messa Solenne, presieduta dal Vescovo di Alghero-Bosa Mons. Mauro Maria Morfino.
 
 
GLI APPUNTAMENTI IN CARTELLONE PER L’EDIZIONE 2015
 
19 luglio: Gara di pesca “Memorial Massimo Avellino” - “Giochinsieme”: Pomeriggio di giochi in piazza per bambini e ragazzi (P.le Passino)
 
19-23 luglio: “Bosa Marina e la Stella del Mare”: Mostra di modelli navali e fotografica sulla storia di Bosa Marina e la devozione alla Madonna del Mare (Salone parrocchiale)
 
20 luglio, 21.30: Proiezione del video “Nostra Signora Stella Maris. Bicentenario costruzione altare maggiore” (Piazzale Passino)
 
24-26 luglio: Pesca miracolosa e fiera del dolce (Salone parrocchiale)
24 luglio, 21.30: “Danzando sotto le stelle”. Spettacolo a cura dell’Associazione Luisa Monti (Piazzale Passino)
 
26 luglio, 21.30: Concerto cori Suni, Bosa e Stella Maris (Chiesa Parrocchiale)
 
27 luglio, 21.30: Serata Cubana in compagnia del maestro Michel Miranda (P.le Passino)
 
29 luglio, 21.30: Concerto vocale sacro (Chiesa parrocchiale)
 
30 luglio, 21.30: “Passare il mare”. Spettacolo a cura del Laboratorio teatrale Nues e dell’Ass. Culturale G. Deledda (P.le Passino)
 
6 agosto, 21.30: Falstaff. Libero riadattamento comico de Le allegre comari di Windsor di Shakespeare”. Gruppo La compagnia degli Zanni di Bosa (Piazzale Passino)
 
8 agosto, 21.30: A piedi scalzi”. Proiezione del film di Tata Carboni (Piazzale Passino)
 
9 agosto, 22.00: “Bestires antigos”. Sfilata di costumi sardi (Lungomare Mediterraneo)
 
 
 
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