Il 29 febbraio 2016 dopo mesi di siccità e intense precipitazioni nelle ore precedenti, il fiume Temo improvvisamente si ingrossa

Fotoracconto di Alessandro Farina, in sottofondo il brano Domos de Sidiu di Gianni Mastinu

7 marzo 2016 | News
Bosa. Tra la serata di domenica 28 e lunedì 29 febbraio una intensa perturbazione colpisce la fascia centro occidentale della Sardegna. Sul bacino del fiume Temo si riversano ingenti quantità di pioggia, mentre sulla costa imperversa una mareggiata di Libeccio. In poche ore il fiume si gonfia, invadendo le campagne a valle della diga di Monte Crispu. Al mattino il livello dell’acqua raggiunge il segno arancione sulla scala graduata nella sponda sinistra del corso d’acqua, all’angolo del ponte in trachite. Mentre sulla sponda destra il Temo sfiora il livello del molo fluviale utilizzato come banchina da pescatori e diportisti. Nel pomeriggio la situazione si aggrava, e dalle 17.00 l’acqua comincia a salire di livello raggiungendo al ponte vecchio il livello rosso. L’acqua supera la banchina fluviale sul lato destro, mentre i pescatori montano la guardia per evitare che cumuli di canne o tronchi possano danneggiare le imbarcazioni. Ci si prepara ad una notte insonne quando il buio cala, mentre il livello del Temo si mantiene costante. La pioggia, caduta abbondante per l’intera giornata, inizia a diradarsi solo intorno alle 20.00. Il fiume inizierà a scendere di livello dall’una del mattino del primo marzo. Una perturbazione annunciata, anche se nessuno a Bosa si aspettava, tanto più dopo mesi di siccità e un inverno con pochissime precipitazioni, che il fiume potesse creare qualche problema, come poi è avvenuto. Non si registrano danni alle persone, ma un’azienda agricola in località Su Adu, dove sul Temo confluisce Su Riu Mannu, viene allagata, insieme alla casa colonica dove sono custoditi macchinari e attrezzi. Stessa sorte tocca ai terreni più vicini al fiume dal ponte di Chimidri verso valle, con le colture pronte per la raccolta primaverile che finiscono sotto diversi centimetri d’acqua. Per i pescatori di Bosa solo la presenza della nuova diga foranea alla foce del Temo ha evitato il peggio: la possibile esondazione del fiume nell’area urbana. Una convinzione che se anche non ha basi scientifiche, certamente conta sull’esperienza millenaria e centenaria dei pescatori di Bosa. Che utilizzano il fiume come riparo naturale dalle mareggiate che si abbattono sulla costa centro occidentale dell’isola e ne conoscono a fondo le dinamiche. Questo il susseguirsi degli eventi di una forza della natura, lunedì 29 febbraio. Fotografie e filmati di Alessandro Farina, in sottofondo il brano musicale "Domos de Sidiu" di Gianni Mastinu, tratto dall'omonimo album pubblicato nel 1997. Alessandro Farina
 
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LA FORZA DEL TEMO,  PARTE I: https://youtu.be/jXDm5G4MYuw
LA FORZA DEL TEMO, PARTE II: https://youtu.be/BWtiZnM26Ko
LA FORZA DEL TEMO, PARTE III: https://youtu.be/t_Fx4JlzUU4
MatteoChessa | comunicazione interattiva - facebook.com/matteochessa.it